martedì 30 giugno 2015

Una generazione senza nome...

Una generazione senza nome è la mia generazione... o almeno questo è quello che una volta si diceva... ma già questo "senza nome" stava ad indicare non solo un'appartenenza, ma un vero e proprio modo di essere...
Significava essere contro un sistema che tendeva a portare le persone all'anonimato, e proprio l'essere "senza nome" indicava, che con quello stesso anonimato si sarebbe trovata un'identità.

Esserci nell'invisibilità... che non è mai significato essere inconsistenti, anzi era proprio la "pratica" a farla da padrone, e questo anche perché chiunque appartenesse alla generazione "senza nome", tanto più se questa appartenenza era consapevole, allora derivava probabilmente la propria filosofica dal materialismo storico... che ancora era abbastanza alla moda nonostante il muro fosse appena caduto, o stesse per cadere... eppure era quella la filosofia di riferimento... per una generazione che contestava tutte le altre non-filosofie.
Perchè uno dei punti sostanziali è stato questo... la filosofia materialistica non si trovava a confrontarsi con altre filosofie... ad esempio l'idealismo... no! tutt'altro... si trovava a confrontarsi con il nulla più totale... che non era (come è poi stato nei primi anni 2000 la filosofia dell'ignoranza)... ma era un certo "nulla" che poi è sfociato nel pensiero debole...
e nel momento in cui questo nulla, si è trasformato nel pensiero debole, ha vinto a mani basse contro il materialismo... e questo per una serie di motivi, tra i quali il fatto che il materialismo ormai non era più capace di confrontarsi con il nulla... e che il "pensiero debole" ha avuto la grande capacità di incorporare il materialismo... quasi di assorbirlo e farlo proprio... fino, ovviamente ad annullarlo... in quanto quelli che potevano sembrare dei punti di contatto altro non hanno finito che rivelarsi, dei punti di totale divergenza... ma ormai il materialismo aveva perso la sua capacità propulsiva... aveva perso la forza... e stanco ed invecchiato si è arreso sparendo...
E portando con sé... tutta la generazione "senza nome"... e lasciando una serie di individui, persi in un individualismo che non gli apparteneva e che sfociava troppo spesso, o in disperazione, o in una vitalità che non era vera espressione creativa, ma soltanto applicazione di copioni conformi alla generazione dominante...
Vuoto lacunoso... che ci fa rimpiangere tutto ciò che è "senza nome"... ora che tutto è anonimo...

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